sabato 4 febbraio 2012

LIBRI DI TESTO? SCEGLIAMOLI CON LA TESTA

di Sergio Fenizia
Fonte: www.lamedusa.it
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 375, novembre 2011, pp. 16-17

Questo articolo può sembrare «fuori stagione», perché di libri di testo per la scuola si parla soprattutto in primavera, in prossimità della scadenza della comunicazione delle adozioni per l’anno scolastico successivo.

In quel periodo, però, tra aprile e maggio, la maggior parte degli insegnanti è alle prese con mille altre incombenze, che rendono difficile, se non quasi impossibile, una riflessione adeguata sulle numerose proposte editoriali. C’è appena il tempo per dare un’occhiata rapida ad alcuni volumi, ma non per soffermarsi a fare confronti o analisi approfondite. E invece proprio questo servirebbe.
Gli insegnanti lo sanno e, molti di loro, lo desiderano.

Ogni anno ci si ripromette di arrivare a questo delicato appuntamento con un margine di tempo maggiore. Ma, quando ci si riesce, può accadere che in ritardo sia il distributore, o che le difficoltà derivino dalla situazione logistica dei vari istituti. A volte, i volumi in visione sono accatastati su qualche banco, in un luogo di passaggio, poco idoneo allo studio.



Ma coloro che ci tengono riescono in ogni caso a farsi un’idea sia pur approssimativa del panorama editoriale nel proprio settore.

Fonte: www.lamedusa.it
Un panorama interessante, per un verso o per l’altro, al quale però i più pessimisti guardano con un certo sconforto, dovuto al ciclico riproporsi di «nuove» edizioni, che in alcuni casi di nuovo hanno solo un aggettivo in più nel «vecchio» titolo o una copertina più accattivante, ma che spesso presentano un contenuto praticamente identico a quello di edizioni precedenti. Le illustrazioni, quando non sono le stesse, sono semplicemente «tagliate» e presentate in modo diverso.

Ormai da tempo non pochi docenti, soprattutto i più intraprendenti, sono sempre maggiormente propensi a elaborare «in proprio» il materiale da offrire agli studenti. Utilizzano spesso il web, ma a volte trovano soluzioni economiche anche di tipo cartaceo: schede o dispense che vengono riprodotte dai diretti interessati, nel numero strettamente necessario.
Certo, il testo elaborato dallo stesso docente titolare del corso non ha il vantaggio della pluralità di prospettive che può derivare da un confronto tra teste, quella dell’autore del libro/dispensa e quella dell’insegnante della classe. Ma è anche vero che i docenti che scelgono tale strada, sono per lo più quelli che hanno letto e confrontato in abbondanza, quindi la loro proposta è tendenzialmente di alta qualità. 



I libri di testo, in senso stretto, sono molto utili, ma non indispensabili. Ci sono insegnanti brillanti, in grado di fare lezione, ad alto livello e con grande profitto per gli alunni, partendo da qualsiasi cosa: un insetto, una piantina, una pietra, un casco, una fotografia, un disegno... anche da un testo di per sé inutile. Ma proprio questi insegnanti sono quelli che di solito offrono ai propri alunni strumenti molto validi. Evitando il più possibile l’improvvisazione, scelgono con testa i materiali da mettere in mano agli alunni, dedicando a questo lavoro di selezione le energie necessarie. In tal modo fanno loro risparmiare tempo prezioso, liberandoli da letture inutili, superficiali o fuorvianti.

Tra i libri che non fanno perdere tempo e denaro ad alunni e genitori, si possono includere i primi due volumi di un’opera recentissima pensata per la scuola primaria: Nel cantiere aperto dell’INVALSI. Ovvero... per imparare a fare domande al testo (La Medusa Editrice, Marsala, agosto 2011), delle palermitane Agata Gueli e Anna Sorci, che insegnano rispettivamente nella scuola secondaria di secondo grado e nella scuola primaria.

Grazie alla mano di Francesca Tesorire, i testi sono impreziositi da un impianto grafico sobrio (cosa rara di questi tempi) che raggiunge bene lo scopo di accompagnare i giovani lettori senza distoglierne l’attenzione da ciò che è essenziale nella proposta comunicativa. Le autrici, che stanno lavorando agli ultimi due volumi, coniugano bene un’esperienza sul campo, ultra ventennale, con altre competenze acquisite attraverso un lavoro di ricerca metodologico-didattica (Sorci) e una consolidata collaborazione con l’INVALSI, all’interno del Servizio di Valutazione Nazionale, e con il MIUR (Gueli).

Secondo le autrici, «il traguardo consiste nel trasformare il lettore abile in lettore competente, in chi cioè è capace in maniera autonoma di leggere e comprendere i testi scritti, gradualmente, ma con una costante crescita di autonomia nel farlo. [...] In un percorso consapevole di acquisizione di conoscenze, abilità e atteggiamenti necessari per interagire in maniera costruttiva con la pagina [...] e di farlo con l’impegno necessario, stimolato dalla gioia di potere riuscire, attraverso la lettura e [la] comprensione, ad acquisire nuove conoscenze».

«Abbiamo scritto questi volumi perché essi, tra le mani dei bambini della scuola primaria, possano diventare strumenti importanti per navigare tra le parole in maniera consapevole, ragionata, imparando così a porre domande ai testi». Il loro impegno «si è tradotto nella costruzione di un percorso di lavoro didattico che renderà possibile avvicinarsi in maniera graduale e sistematica alla complessità del testo, un luogo intorno al quale [hanno] fatto ruotare diverse attività in grado di mobilitare abilità e conoscenze proprie di più competenze: grammaticale, lessicale, semantica, di scrittura, di interazione verbale; un percorso dunque sulle competenze, scientificamente ragionato, perché derivato da questioni problematiche di fondo relative alla mediazione didattica e dai modelli teorici di riferimento più recenti», con un occhio alle complesse dinamiche attraverso le quali i bambini di oggi costruiscono il proprio apprendimento.

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