di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 380, aprile 2012, pp. 10-11
Fonte: Fogli, 2012, n. 380, p. 10 |
Non siamo tra i fautori della compresenza di più docenti in
aula, come prassi ordinaria. A parte i casi in cui è opportuna per esigenze specifiche,
non sembra necessaria in situazioni ordinarie.
Ciò non significa che non possa offrire dei benefici. E non
solo agli alunni. Anzi, a volte, i principali beneficiari sono proprio gli
adulti, che traggono grande giovamento dall’osservazione del collega (di ciò
che fa bene e di ciò che fa male), e che in quelle circostanze possono anche
monitorare con maggiore calma i propri studenti, non essendo esposti in quel
momento al fuoco incrociato delle loro richieste, dei loro giudizi. Le
attenzioni dei ragazzi, infatti, sono catalizzate dal collega che «conduce» la
lezione.