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"Malaise dans l'éducation nationale", del disegnatore francese
Emmanuel Chaunu su un aspetto dell'evoluzione delle rela- zioni tra famiglia e scuola. E' a rischio la "musica di sottofondo"? Fonte: http://chaunu.fr/pages/collector |
Articoli sul mondo della scuola tratti dall'omonima rubrica del mensile "Fogli" - A cura di Sergio Fenizia
domenica 18 dicembre 2011
UNA MUSICA DI SOTTOFONDO
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venerdì 16 dicembre 2011
COMPITI ESTIVI: NON UN OBBLIGO, MA UN DIRITTO
Se a luglio molte scuole sono chiuse, altre ospitano «laboratori estivi», «tempi d’estate» che aiutano tanti giovani a rendere più ricca e costruttiva una parte delle loro vacanze. Vacanze di tre mesi, che una volta erano addirittura quattro, quando le scuole riaprivano a ottobre e gli alunni – si sente dire in giro – «imparavano di più, stando tra i banchi di meno».
Non abbiamo i dati per confermare il fondamento di queste voci, né ci sembra ragionevole conferire all’equazione un valore assoluto, ma non ignoriamo che molti studenti durante l’anno scolastico trascorrono tra le mura del proprio istituto una quantità di ore a volte inversamente proporzionale al profitto che ne traggono.
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sabato 3 dicembre 2011
DISPERSIONE SCOLASTICA: DIAGNOSI & TERAPIA
L’attenzione dei mass media, soprattutto nella prima decade del mese scorso, è stata polarizzata dalla pubblicazione del «2° Rapporto sulla qualità nella scuola», presentato da Tuttoscuola, il mensile diretto da Giovanni Vinciguerra, il 5 maggio nella sala conferenze della Enciclopedia italiana a Roma, alla presenza di un pubblico nutrito e qualificato. Tra le personalità di spicco c’erano il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini e il presidente del Censis Giuseppe De Rita, due ex ministri della Pubblica istruzione, Gerardo Bianco e Tullio De Mauro, e altri responsabili di enti del settore.
venerdì 2 dicembre 2011
UN'AFFERMAZIONE CHE NON AGGREDISCE NESSUNO
Con la sentenza del 18 marzo scorso, la Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha scritto una pagina significativa per la storia europea, facendo tirare un sospiro di sollievo a quanti temono (e denunciano) la diffusione di una nuova forma di intolleranza che, in nome della tolleranza, rischia paradossalmente di negare la tolleranza stessa. È in tale cornice infatti che va letta la pretesa di vietare l’esposizione del crocifisso negli uffici pubblici, nelle aule scolastiche ecc.
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giovedì 1 dicembre 2011
UNO TSUNAMI CHE SPAZZI VIA GLI STECCATI
Tra insegnanti italiani sotto attacco, da una parte, e samurai giapponesi feriti (ma non vinti), dall’altra, in queste settimane nessuno ha però dimenticato l’esempio di Yara e della sua famiglia. Come ha scritto Antonio Socci, questa ragazza non è la protagonista di una storia dell’orrore, perché sono i suoi assassini che sprofondano nell’orrore, «lei invece è la protagonista eroica di una luminosa storia di dignità».
Oltre alla vicenda di Yara, comunque, anche il sisma e lo tsunami che hanno sconvolto una delle massime potenze industriali, hanno consentito di riscoprire la scuola come luogo in cui parlare della vita e della morte; luogo in cui si educa anche ad affrontare l’una e l’altra nel modo giusto.
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lunedì 28 novembre 2011
DIRITTO A UN PADRE & UNA MADRE

di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 367, marzo 2011, pp. 10-11.
Quando la notizia della tentata adozione era giunta ai suoi orecchi, l’insegnante era rabbrividito.
Aveva in classe un alunno originario dello stesso Paese dell’Est europeo dal quale proveniva quel ragazzino che aveva rischiato di essere adottato da un famoso cantante straniero e dal suo compagno. Il solo pensiero che anche il suo alunno avesse potuto corre un tale rischio gli aveva procurato i brividi. Il fatto che per qualcuno quello non fosse un rischio, ma un’opportunità, gli faceva piacere, perché era convinto che fosse un bene l’esistenza di visioni differenti, anche su temi così delicati. Dal canto suo, non aveva nulla contro i cantanti, né tanto meno contro gli omosessuali.
Aveva in classe un alunno originario dello stesso Paese dell’Est europeo dal quale proveniva quel ragazzino che aveva rischiato di essere adottato da un famoso cantante straniero e dal suo compagno. Il solo pensiero che anche il suo alunno avesse potuto corre un tale rischio gli aveva procurato i brividi. Il fatto che per qualcuno quello non fosse un rischio, ma un’opportunità, gli faceva piacere, perché era convinto che fosse un bene l’esistenza di visioni differenti, anche su temi così delicati. Dal canto suo, non aveva nulla contro i cantanti, né tanto meno contro gli omosessuali.
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sabato 26 novembre 2011
UNA (POSSIBILE) VALUTAZIONE FORMATIVA
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 366, febbraio 2011, pp. 8-9.
Le cicliche occupazioni di scuole da parte di adolescenti a volte inconsapevoli dell’illegalità oltre che dell’ingiustizia di certe prassi, erodono la coscienza democratica dei protagonisti e ne alimentano un’irresponsabilità che non mancherà di ritorcersi anche contro coloro che le tollerano, le sfruttano o ne gonfiano mediaticamente le dimensioni.
L’entusiasmo dei giovani ha un che di affascinante.
L’entusiasmo dei giovani ha un che di affascinante.
La foga con cui si buttano nelle imprese che li appassionano è, invece, preoccupante quando questa limita il loro orizzonte a ciò che semplicemente li eccita.
domenica 13 novembre 2011
IL TESORO NASCOSTO
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 365, gennaio 2011, pp. 8 9.
L’alunna aveva le lacrime agli occhi. Goccioloni così grandi l’insegnante non ne aveva visti spesso. «Maestra, papà mi dice una cosa, invece mamma me ne dice un’altra... Ma io come faccio a sapere chi ha ragione?». L’ultima frase, l’aveva scandita quasi alzando la voce, con un tono misto di sconforto e di nervosismo. Erano in corridoio, appena fuori dall’aula, con la porta semiaperta (bisognava contemporaneamente dare un occhio al resto della classe).
La questione su cui i genitori le avevano dato risposte contrastanti era di importanza notevole, molto più di quello che la sua breve esperienza di vita le consentisse di intuire. Ma ciò che tormentava il suo cuore non era tanto la ricerca della soluzione in sé, quanto il dolore derivante dall’avere intuito che i suoi genitori erano in disaccordo su una questione importante.
martedì 1 novembre 2011
LA BARRA DEL TIMONE IN MANO AI GENITORI
Una buona notizia. Ai genitori nel XXI secolo sarà riconosciuto il diritto di tenere la barra del timone nell’educazione dei propri figli. Aumentano, infatti, i Paesi nei quali il monopolio statale dell’istruzione pubblica sta perdendo quota. Si prospetta, quindi, per le famiglie una stagione di crescente responsabilità e di maggiori opportunità per intervenire da protagonisti nel sistema scolastico pubblico. L’ingiusto timore di fronte all’incertezza di chi (e se! ...e come!) si sarebbe preso cura dei propri pargoli, probabilmente lascerà il posto a una più sana preoccupazione, quella di essere all’altezza di un dialogo reale e costruttivo con i docenti di una scuola scelta liberamente.
domenica 25 settembre 2011
LA LEGGE 170 & I (VECCHI E NUOVI) DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO
di Sergio Fenizia
A molti sarà tornato in mente Ishaan Awasthi, il geniale bambino dagli incisivi prominenti che rifiuta un modo di apprendere drammaticamente a lui inaccessibile. È il rotagonista di Stelle sulla Terra, il film di produzione indiana (2007) che Rai1 ha proposto la scorsa estate, aggiudicandosi la serata televisiva con oltre due milioni di spettatori (share del 18,26%).
Ishaan è un alunno di nove anni dislessico che «si salva» grazie al suo professore di arte, attento ai bisogni dei propri alunni e capace di valorizzare le dinamiche positive di un college tutto maschile.
Ishaan è un alunno di nove anni dislessico che «si salva» grazie al suo professore di arte, attento ai bisogni dei propri alunni e capace di valorizzare le dinamiche positive di un college tutto maschile.
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sabato 24 settembre 2011
LA (BELLA) FATICA DI INSEGNARE A CERCARE LA VERITÀ

Pubblicato sul mensile Fogli, n. 362, ottobre 2010, pp. 10 e 11.
L’anno scolastico, il primo della riforma della scuola secondaria superiore, sta entrando nel vivo. Gli studenti che dovevano recuperare il debito formativo avranno fatto tesoro dell’esperienza, ora che finalmente è terminata la barzelletta dei nodi che non venivano mai al pettine.
Una barzelletta che poteva fare ridere i collezionisti (e gli acquirenti) degli strafalcioni degli scolari, ma che, invece, induceva insegnanti come Norma Stramucci, autrice di Lettera da una professoressa (ed. Manni, 2009), a scrivere ai suoi allievi e ai suoi colleghi: «E io troppi ragazzi vedo che la scuola ha rifiutato proprio promuovendoli. Negando loro il diritto di imparare. Se un anno non è bastato, è un diritto ripeterlo. Il fine non è il tuo diploma, è la sapienza».
Un piccolo librosfogo che fa apprezzare questa sorta di ritorno, ormai consolidato, ai vecchi esami di riparazione che erano stati aboliti dal ministro Francesco D’Onofrio con la legge n. 352 dell’8 agosto 1995.
Con l’anno scolastico, entreranno nel vivo anche i festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia.
Una barzelletta che poteva fare ridere i collezionisti (e gli acquirenti) degli strafalcioni degli scolari, ma che, invece, induceva insegnanti come Norma Stramucci, autrice di Lettera da una professoressa (ed. Manni, 2009), a scrivere ai suoi allievi e ai suoi colleghi: «E io troppi ragazzi vedo che la scuola ha rifiutato proprio promuovendoli. Negando loro il diritto di imparare. Se un anno non è bastato, è un diritto ripeterlo. Il fine non è il tuo diploma, è la sapienza».
Un piccolo librosfogo che fa apprezzare questa sorta di ritorno, ormai consolidato, ai vecchi esami di riparazione che erano stati aboliti dal ministro Francesco D’Onofrio con la legge n. 352 dell’8 agosto 1995.
Con l’anno scolastico, entreranno nel vivo anche i festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia.
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venerdì 2 settembre 2011
I «NUOVI SOCRATE» RIVEDONO COSTANTEMENTE IL PROPRIO LAVORO
di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 361, settembre2010, pp. 12-13
Come ogni anno, a settembre, la scuola italiana riaprirà i battenti. Assisteremo a frotte di visi allegri che invaderanno nuovamente corridoi e aule, tornando a riempire il cuore dei fortunati che lavorano per loro e tra loro: docenti e non docenti, accomunati dalla consapevolezza di lasciare sempre una traccia.
I docenti ne sentono la responsabilità con un’intensità maggiore e specifica, perché sanno bene che attraverso quelle ore trascorse con le varie classi a loro affidate contribuiranno a imprimere una forma quasi indelebile in questa generazione di allievi, com’è avvenuto per quelle precedenti. Un’impronta il cui valore dipenderà dal valore di chi l’avrà lasciata. Ed è per questo che la maggior parte degli insegnanti cerca di coltivarsi, non solo intellettualmente, ma in tutti gli aspetti della propria persona. Chi non lo fa, scivola inesorabilmente in un’apatia e in una noia che spesso si intravedono, per esempio, in certi compiti assegnati per le vacanze in quantità esagerate e scelti a volte con criteri che risultano poco chiari agli stessi destinatari.
giovedì 1 settembre 2011
QUALITÀ? PIÙ CONCORRENZA, MENO ANTAGONISMO (ARTIFICIOSO)
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 359/360, luglio/agosto 2010, pp. 16-17
Le lezioni scolastiche sono terminate, ma le porte delle scuole ancora aperte per gli esami di maturità e per gli insegnanti di ogni ordine e grado che continuano a lavorare (anche se pochi lo sanno), sia pure con ritmi e modalità differenti rispetto ai mesi precedenti.
Questo, infatti, è il periodo in cui possono riflettere con più calma sul lavoro svolto, dedicare qualche ora in più a leggere e a studiare, confrontarsi con colleghi della propria o di altre scuole.
Certo, non tutti gli insegnanti hanno lo stesso senso di responsabilità, non tutti in queste settimane continuano a dedicarsi al lavoro per il quale pur continuano a percepire lo stipendio.
mercoledì 31 agosto 2011
PROVE INVALSI & INSEGNANTI PIÙ SODDISFATTI
di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 358, giugno 2010, pp. 14-15.
Non sappiamo se a richiamare l’attenzione dei mass media abbia contribuito maggiormente il calcio dell’alunno o il perdono della maestra (48 anni e due figli adolescenti). Comunque, ad ampliare l’eco della notizia dello scolaro di dieci anni di Barra che spappola la milza di un’insegnante, intervenuta per placare una lite scoppiata tra i banchi di una quinta primaria, ha contribuito
anche la cornice dell’evento.
Infatti, quella mattina, era in corso la prova Invalsi d’italiano. Prova che quest’anno per la prima volta ha interessato tutti gli alunni di seconda e quinta primaria,
e tutti quelldi prima media.
lunedì 29 agosto 2011
QUANDO (& COME) I “GIORNALI D’ISTITUTO” RACCONTANO...
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 357, maggio 2010, pp. 8-9.
La vita di una scuola ha una ricchezza quasi inesauribile, perché in un certo senso è la risultante delle vite di quanti ci lavorano, di quanti vi apprendono, di quanti a essa affidano i propri figli: docenti, studenti, personale non docente, genitori.
La vita di una scuola è presente nella mente e nel cuore di chi la conosce, e da questo punto di vista può apparire tanto varia quante sono le persone che la tengono presente nel proprio immaginario. Ma esiste un luogo in cui queste vite, le vite delle tante scuole – a volte molto diverse – trovano una loro oggettivazione, se non altro nella descrizione che ne viene offerta.
giovedì 25 agosto 2011
CROCIFISSO NELLE AULE; E NEI CORRIDOI?

Entrambi i temi sono oggetto di pubblica discussione. Molti insegnanti e molti genitori approfittano dell’occasione per fare riflettere i propri alunni e figli. È naturale che le opinioni siano le più diverse, ma ciascuno con onestà intellettuale saprà offrire agli studenti/figli elementi seri affinché possano formarsi un personale e fondato giudizio su questioni che non sono certo tra le meno rilevanti nella vita di una persona sia pur giovane.
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lunedì 22 agosto 2011
RIFORMA GELMINI: DAL MAESTRO PREVALENTE ALLE ORE DI 60 MINUTI
L’introduzione della figura del maestro unico (prevalente) alla scuola primaria, per il corrente anno scolastico, aveva suscitato non poche preoccupazioni e polemiche. Per molti sarebbe stata una scelta condivisibile solo a patto di dare giusta collocazione ai docenti in esubero. Per altri sarebbe stato solo un ritorno al passato, che sarebbe andato a discapito della qualità dell’insegnamento. Ma così non è stato. Anzi, pare che stiano trovando conferma le considerazioni di chi, come il filosofo Giuseppe Savagnone sulle pagine del Giornale di Sicilia, aveva sostenuto che il maestro prevalente avrebbe offerto agli alunni un punto di riferimento, con notevoli vantaggi per la loro crescita, vantaggi “tanto più evidenti proprio nella nostra società complessa e frammentata, dove il pericolo maggiore per i più giovani non è una povertà, ma un eccesso di stimoli, di opportunità, di prospettive, che essi non sono capaci di metabolizzare e che perciò compromettono la loro unità interiore”.
martedì 16 agosto 2011
FAMIGLIA E SCUOLA: COLLABORARE DIALOGANDO SULLE CAUSE PIÙ CHE SULLE COLPE
di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 354, febbraio 2010, pp. 10-11.
L’effettivo inserimento sociale e professionale dei giovani costituisce la cartina al tornasole per verificare cosa e come si è seminato lungo gli anni della prima formazione. Anche chi fosse meno sensibile ai temi educativi potrebbe accorgersi, per esempio, che nell’impatto con il mondo del lavoro emergono in maniera sempre più evidente le carenze di un sistema universitario che a volte appare organizzato prevalentemente in funzione di coloro che vi insegnano piuttosto che in funzione di coloro che vi apprendono.
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martedì 9 agosto 2011
COME SCEGLIERE LA SCUOLA PIÙ ADATTA AI PROPRI FIGLI

di Sergio Fenizia
Pubblicato sul mensile Fogli, n. 353, gennaio 2010, pp. 10 e 11.
Il momento delle preiscrizioni dei figli a scuola è sempre stato delicato, sia che si tratti della scuola dell’infanzia, sia che si tratti dei gradi successivi, dalla primaria alla secondaria di secondo grado.
Con queste righe desideriamo analizzare alcuni aspetti di una fase importante nella vita di un genitore, quella in cui deve orientare i propri figli verso un determinato iter di studi, o verso un istituto piuttosto che un altro, o verso un
ambiente educativo con certe caratteristiche e non con altre.
Sono molti coloro che sentono il peso e la gioia di una scelta che, alla lunga, risulta essere quella che maggiormente incide sul futuro dei figli.
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